mercoledì 19 novembre 2008

venerdì 14 novembre 2008

Accademia della Crusca


La fine è vicina, parola del Ragazzo Rotula.

martedì 4 novembre 2008

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Torno dall’ultima Lucca Comics carico di rinnovati entusiasmi. Frequento la fiera fin dal 1990 e non ricordo un’edizione più affollata di questa, che trovo molto rappresentativa del momento che stiamo vivendo. Migliaia di stimoli, di richieste di contatto, di tribù in cerca di visibilità, di informazioni e di eventi in sovrapposizione continua, senza nessuna possibilità di trovare i bandoli delle varie matasse. Come un affollato account Facebook con centinaia di “amici” dalle provenienze più diverse, ciascuno con le proprie storie. Eppure in mezzo a questo intruglio di varia umanità è ancora possibile ritrovare quello a cui sei davvero legato, gli affetti più cari e le cose più belle. Certo, bisogna passare attraverso cosplayer, GDR, anime senza sottotitoli ed action figure (non me ne vogliano i vari appassionati, li guardo con affetto sincero, anche se abitano su altri mondi), ma tra una ragazzina mezza nuda con gli stivaloni rosa a mezza coscia e il busto 1:1 in resina dell’Uomo Improbabile, si riescono a scovare ancora quelli che continuano imperterriti e quasi eroici a ricercare il segno ed un senso.
Quest’anno, grazie anche al debutto del calendario che ho contribuito a curare, ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere molti disegnatori, che hanno tutti confermato, una volta di più, la loro autentica umanità. Mi ha sorpreso la vitalità dei Maestri e sono stato rincuorato dall’umiltà e dall’entusiasmo dei giovani, tanto da convincermi che il fumetto in Italia può ancora dire molte cose belle, nonostante le strategie sbagliate di molti editori, grandi e piccoli. C’è chi si lamenta perché vorrebbe che dalle fiere fosse bandito tutto ciò che non è strettamente correlato al fumetto, ma io vi assicuro che anche in queste condizioni è estremamente piacevole imbattersi nella verve di Milazzo, nella dolcezza di Giardino o nella sagacia di Scòzzari… Anzi, forse è ancora più bello e prezioso, ed è un viaggio che vale sempre la pena fare.