Sinossi: in seguito all’atterraggio di un oggetto volante dalla forma semisferica nei pressi di Baltimora, le donne della città si trasformano in zombi sanguinari che si nutrono di carne cruda e cominciano a uccidere gli abitanti maschi (cani compresi) nelle maniere più efferate. Nemmeno l’intervento dei militari riuscirà a fermare la loro furia, fino all’ultima, truculentissima orgia di sangue, per un finale di quelli che non si dimenticano.
Rod Chiosco, regista allora al suo primo film e poi indimenticato autore di capolavori immortali quali “Butcher Baby” e “Slash Me Slowly”, dirige con sorprendente maestria un cast di stelle dell’epoca, dando il meglio di sé nelle scene di violenza domestica, dove la tranquillità borghese da villetta a schiera viene sconvolta da allucinate esplosioni di ferocia femminile, sempre preannunciate e cadenzate da copiose fuoriuscite di sangue mestruale. Da antologia la sequenza in cui il personaggio interpretato dall’ex-playgirl Bunny Deveraux soffoca il marito con un tampax, mentre la marcia delle implacabili donne-zombi con le gambe lorde di sangue alla fine del film è un’immagine che ormai è entrata nella storia del cinema di genere.
L’oggetto volante è citato da Trey Parker all’interno di “South Park: Bigger, Longer and Uncut”, quando Stan trova finalmente il clitoride.
In conclusione, un film per stomaci forti, ma decisamente imperdibile. Da recuperare.
Nell’immagine, la citazione di Trey Parker esemplifica il difficile rapporto fra le donne e gli autori di cartoni animati e film horror