mercoledì 6 agosto 2008

Sono un agente del caos

Il Joker di Heath Ledger, che spicca prepotentemente nel “Dark Knight” cinematografico di Christopher Nolan, mi ha colpito come una delle figure più inquietanti mai apparse sul grande schermo, degno erede dei mostri più spaventosi che hanno popolato i miei incubi da post-visione.
Pura malvagità, senza banali fini lucrosi, in una tensione sadiana verso l’assoluto che turba e sconvolge, ma allo stesso tempo affascina. Niente sembra lasciato al caso nella costruzione del personaggio, ed anche il più piccolo particolare esalta l’orrore che rappresenta: gli occhietti folli esaltati da due pozze nere e irregolari di trucco sfatto, il rossetto sopra le raccapriccianti cicatrici che incornicia il ghigno ingiallito, i capelli verdi e filamentosi da gorgone, le movenze da burattino schizofrenico. Ma il vero tocco da maestro è il suono che il Joker emette tra un discorso e l’altro, un sibilo biascicato da serpente che sembra far intuire il piacere anche fisico che il criminale prova quando preannuncia le proprie mostruose intenzioni. Niente a che vedere con il grottesco cicisbeo interpretato da Jack Nicholson nella pellicola del 1989, che ora più che mai appare come un film di Tim Burton, piuttosto che un film su Batman. Il Joker infatti è un concetto, come del resto lo è anche lo stesso Batman, ma rispetto a quest’ultimo appare, paradossalmente, come un concetto più puro, scevro da compromessi e aggiustamenti di qualsivoglia tipo. E le parti migliori del film, secondo me, sono proprio quelle in cui il Joker mette a confronto gli uomini con le loro morali contraddittorie e zoppicanti, fino all’ultima atroce beffa, in cui costringe Batman a violentare la propria coscienza in nome di un bene apparentemente più grande e che avrà invece l’unico risultato di condurre tutti verso il disastro. E del resto, sappiamo tutti che la soluzione buonista trovata dagli sceneggiatori per risolvere il dilemma delle navi cariche di persone sul punto di esplodere (la parte più debole del film), non è altro che un tranquillante oppiaceo per lo spettatore medio.
In conclusione, un ottimo film, forse un po’ troppo lungo (c’è materiale per almeno 2 lungometraggi!) e con diverse incongruenze, ma comunque ben realizzato, oscuro e disturbante, reso indimenticabile dalla recitazione di Ledger.

P.S.: qualcuno sa spiegarmi perché la Planeta DeAgostini non ha colto questa occasione per ristampare “The Killing Joke”, esaurito ormai da anni e vera fonte di ispirazione per Nolan?

7 commenti:

Unknown ha detto...

Be' io non conoscendo i post abituali non potevo immagine che si trattasse di un film inesistente. Scusa l'equivoco e grazie della visita

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

Non preoccuparti, era comunque scritto con un po' di malizia! Insomma, il dubbio doveva insinuarlo!!!

A presto.

andrea 403 ha detto...

Ma non è inesistente!
L'ho visto giusto ieri sera

:-P

(e condivido la sostanza delle tue osservazioni su Jocker & co.)

ciao
a.

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

Grazie Andrea. Il film l'hai registrato, vero? :-D

Anonimo ha detto...

Ciao caro, devo dire che concordo in pieno con te su joker, mai visto niente di più inquietante, hai ragione (anche se erano gli anni 80) sul batman di burton di cui rimpiango però la gotam così oscura, secondo me sarebbe stata perfetta... comunque devo dire che il film mi è piaciuto tanto.
a presto

Roberto ha detto...

Come al solito nessuno capirà di cosa parlo ma ci provo lo stesso...
Ennesima visione "Nolaniana", ennesimo sottile-piacevole-dubbio sul gridare urrà o essere annoiato. Senza ombra di dubbio un film-cinema, senza ombra di dubbio un regista. A volte basta a volte no. I film di Nolan e i Batman di Nolan in particolare, sono fatti di un cinema americano contemporaneo che mi soddisfa ma che non mi convince. Mi esalta ma non mi scalda. Mi ammalia ma non mi sorprende. Heath Ledger mi piaceva e per adesso non sono riuscito a farmi un'idea definitiva su questa sua performance, dovrò rivederlo. Sicuramente posso dire senza ombra di dubbio che i film tratti dai personaggi DC Comics, mi convincono abbastanza. Li trovo onesti e coerenti in modo molto credibile. Si ok Superman è stato tremendo ma a suo modo c'è il rischio di osare che da altre parti è secondo me più calolato... Insomma se la prossima settimana qualcuno volesse farmi compagnia, io a vederlo voglio tornarci!

Gaia ha detto...

Il Joker di Nolan/Ledger è il male che fa paura, quello senza scrupoli né sensi di colpa.
"Non si può comprare, né dominare. non ci si ragiona e non ci si tratta. Uomini come lui vogliono solamente veder bruciare il mondo".
Il Joker non ha regole e gioca a sovvertire quelle di chi pensa di averne.
"Se stravolgi l'ordine prestabilito tutti vanno nel caos. Il bello del caos è che è equo".

Questo Joker mette a disagio ed è inquietante. Bravo Ledger.