mercoledì 8 ottobre 2008

Perché Rob Liefeld è grande

Leggendo qui le impietose critiche dell’amico Heike nei confronti di Rob Liefeld, mi è venuta voglia di parlare finalmente di questo autore, che io considero una delle figure più importanti nella storia recente del fumetto popolare. Mi immagino che a qualche palato fine, leggendo la mia affermazione precedente, sia venuta voglia di vomitare, e di sicuro bisogna ammettere che i disegni del buon Rob non sono esattamente dei “bei disegni”. Lo possiamo accusare di tutto: scarsa conoscenza della prospettiva e dell’anatomia, gusto kitsch per costumi improbabili e armamentari esagerati, espressioni dei personaggi limitate a 2 (“digrignata” e “molto digrignata”), fino alle sproporzioni che lo hanno reso celebre, vale a dire teste piccole e piedi piccolissimi alle estremità di corpi enormi e gonfi (pur essendo squadrati!), con muscolature maschili e curve femminili ben oltre le leggi della fisica newtoniana. Tutte accuse fondate e legittime, senza contare che Liefeld è colpevole anche del reato più grave, cioè quello di aver “mortalkombatizzato” (espressione sua) i fumetti di supereroi, fotografando sulla carta stampata i livelli dei videogame di genere “sparatutto”, spesso senza neppure un minimo di coerenza narrativa. E tuttavia le tavole di Liefeld sono piene di forza, sparano (letteralmente) energia da ogni vignetta, e sembrano pulsare di una bizzarra vita propria, magmatica e chiassosa. Sono anche rozze, indubbiamente, sgradevoli, probabilmente volgari e alla fine fastidiose, ma il loro fascino secondo me sta anche qui: di cercare il segno si occuperanno altri, più raffinati ed intellettuali, a Rob interessa solo la dimensione più popolare e commerciale del fumetto, proprio come ai suoi colleghi più oscuri della rutilante Golden Age, un tempo misconosciuti, quando non disprezzati, ed ora riscoperti e apprezzati (cfr. ad esempio Fletcher Hanks).
Non dimentichiamoci poi che Liefeld è stato un po’ il Jean-Marc Bosman del fumetto americano, contribuendo alla fine del duopolio Marvel-DC con la fondazione della Image e quindi all’affermazione degli autori come i soggetti più importanti del comicdom, con tutto quel che ne è seguito, compresi i fenomeni di marketing selvaggio e di mercenariato, di cui lui stesso è uno dei protagonisti più significativi.
Rob Liefeld, uomo dotato di poco talento ma di molta forza e convinzione, è riuscito nell’impresa di conquistare i soldi e la fama, con vertiginosi alti e bassi, ma sempre con lo sguardo spavaldo ed il sorriso invincibile: Rob Liefeld è davvero, in conclusione, il sogno americano moderno impersonificato.

L’ immagine (di Rob Liefeld, of course) illustra bene perché Cable sia stato uno dei personaggi più di “rottura” del fumetto americano degli ultimi 20 anni (tratta da Cable & Deadpool #1, Marvel Comics, 2004)

9 commenti:

Heike ha detto...

Io, boh.
Mah.
Ma, voglio dire.
Cioè, qui, io.
Ma non lo so, eh.
Se ti pare il caso di scrivere certe cose, che poi magari qualcuno si fa anche male.
Mah.

Anonimo ha detto...

Liefeld lo associo alla generazione di disegnatori Marvel post-Todd MacFarlane e, anche, Jim Lee. Questi ultimi, mi pare, sono stati quello che hanno scardinato l'immagine grafica dei supereroi, all'epoca, e il cui successo ha portato al fiorire del disegno che definisce 'mortal combat'. Solo che MacFarlane e Jim Lee erano/sono degli artisti. Quelli come Liefeld li avevo cassati in blocco, ma mi sforzerò di trovarvi qualcosa di positivo. Qohelet

Sen Zaago ha detto...

Non lo conosco bene, non sono un appassionato di fumetti Malformatizzati!
W. Team America! (ed il suo sogno ovviamente)

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

@ heike: scusa, ma il disclaimer quando si apre il blog cosa l'ho messo a fare, secondo te?

@ qohelet: non so se McFarlane e Jim Lee siano degli artisti, di sicuro disegnano/disegnavano meglio di Rob. Però Todd mi pare abbia smesso da un bel po' di anni, mentre Jim è sempre stato un po' troppo manieristico per i miei gusti. Per Liefeld chiedo solo un po' di indulgenza, se non altro non ha mai avuto nessuna pretesa artistica, e poi io lo trovo divertente. Non dimentichiamoci, per finire, che anche Alan Moore ha collaborato per un po' con lui, e Supreme è di sicuro il più grande meta-supereroe di tutti i tempi.

@ sen zaago: "Promettimi che non morirai mai!"

Francesco De Paolis ha detto...

Di Rob Liefeld anni fa gradii la miniserie (almeno in Italia) Prophet, su un guerriero/viaggiatore del tempo/esperimento genetico e chi più ne ha più ne metta, che in origine mi risulta sarebbe dovuto essere un nemico di Cable, ma che poi Liefeld si è portato nella casa editrice da lui co-fondata. Per caso sai che fine ha fatto quel personaggio? Tempo fa cercavo informazioni ma non ho trovato nulla.

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

No, mi spiace, non so che fine abbia fatto Prophet. Forse è rimasto incagliato in qualche bega di diritti fra Rob e la Image.
Grazie della visita e complimenti per il tuo blog! (grande Fantomah!!!)

Francesco De Paolis ha detto...

Grazie dei complimenti ma... cosa intendi per "Fantomah"?


Ti linko una vignetta di Ortolani
a tema Liefeld:

http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Ortolani-Liefeld.jpg

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

Conoscevo quella vignetta di Leo, si riferisce ad una posa di Cap disegnata dal nostro che è diventata una specie di orrore anatomico per antonomasia del web.
Fantomah è il personaggio che c'è nella prima vignetta a sinistra dietro al titolo del tuo blog, guarda qui per maggiori informazioni:

http://www.toonopedia.com/fantomah.htm

P.S.: i diritti di Prophet in realtà dovrebbero appartenere allo stesso Rob, e qualche anno fa era stato previsto un rilancio in una serie chiamata "Nitrogen". Poi non ne ho saputo più nulla.

Francesco De Paolis ha detto...

Fantomah è ancora più assurda di quanto lasciasse intendere l'immagine dell'intestazione del mio blog (il che è tutto dire).

Comunque, i personaggi iperpompati come quelli di Liefeld non li gradisco più, preferisco di gran lunga un Jae Lee, un Romita Jr. o un Doug Mahnke.

Anche di Cable, preferisco interpretazioni più soft, come questa di Igor Kordey:

http://www.zianet.com/comic-booksuperstore/marvel/cable-shiningpath.jpg